Museo della Tradizione Enogastronomica - MUTE

Un posto unico e speciale. Un ambizioso progetto che nella sua interezza si rileva una meravigliosa offerta per la nostra città. Attualmente è aperto lo "store" del Museo, dove è possibile degustare o acquistare prodotti selezionati tra le eccellenze della regione. Interessante l'idea di seguire un menù basato sulla stagionalità e di cambiare ogni giorno l'offerta dei primi e dei secondi. Consiglio vivamente la degustazione di salumi e formaggi accompagnata dal "GLU GLU" fiano spumantizzato. Ci rivedremo presto...

Valorizzare la cultura del cibo e raccontare l’origine dei piatti della tradizione attraverso una esperienza innovativa e immersiva. Nasce con questo obiettivo in via Bracco 51 a Napoli Mute, il primo museo della tradizione enogastronomica campana, da un’idea dell’imprenditore Diego Minutaglio con l’avvocato Luigi Lamberti, e il contributo della Regione Campania. Sette vetrine su strada, oltre mille metri quadri divisi in tre piani, tra sale espositive appartenenti alla storia della cucina napoletana e campana, e aree specifiche dedicate agli eventi e ai laboratori didattici dove l’innovazione tecnologica sarà un ingrediente prezioso.

Tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare.....e questi ragazzi questo vecchio detto lo hanno disintegrato...
Locale particolare (ancora una parte in fase di allestimento), ma completo per quanto riguarda l'enogastronomia.....a presto per la prossima esperienza....

Come primi visitatori posso solo esprimere un immenso piacere nel visitare il museo:perfetta fusione tra cucina,cultura e arte Napoletana...bisogna solo nascere a Napoli per viverla a pieno e con l'entusiasmo giusto...Grazie agli ideatori...Napoleone e Giovanna

Idea originale, unico locale nel suo genere, location spettacolare, ottimo cibo, lo consiglio vivamente a tutti. Complimenti per l'idea, 5 stelle meritatissime!

Bellissima esperienza

Vi invito a visitarlo

Locale ad oggi non in linea con le aspettative di cibo offerto a fronte di ciò che vuole proporre.

Quando il museo non ha storia da esporre . Arrivati in questo luogo per noi freddo e poco curato nei dettagli , ci è voluto poco per renderci conto che i menu erano poco esplicativi , non era chiaro ad esempio , se convenisse prendere un calice con un singolo tagliere ( associato al vino ) o una bottiglia con taglieri misti a parte , scelta che abbiamo fatto , salvo poi pentircene. Il tagliere di salumi e formaggi era molto scarno , non siamo riusciti ad assaggiarlo tutti e in ogni caso chi ci è riuscito non ne è stato entusiasta . Per le pizze la stessa cosa ( anche se non abbiamo capito se quelli arrivati a tavola fossero due taglieri di pizzette miste o una sola ) cosa che , sottolinea una approssimazione nella comunicazione da parte del personale . Alla fine un conto piuttosto alto e senza specifica , quando abbiamo chiesto spiegazioni in merito , la risposta è stata che ci avrebbero potuto dare solo la comanda perché non disponevano ancora di una cassa adatta . Contenti di esserci ritrovati con amici ma per il resto , la prossima volta sceglieremo un museo che ha una storia migliore da raccontare !