Castello di Rocca San Felice

If you're ever in the area on the 16th of August, it's a MUST place to visit as the town's Saint is celebrated by a medieval festival and is full of different performances and stalls for you to browse all evening. The castle itself is a short walk up the top of the town and shows some excellent views of the Campania region and if you time your visit correctly, you may be able to catch a falcon show that they host from the castle.

A lovely walk up to the Castello and wonderful views - the town is also very attractive and well maintained with a beautiful church. Definitely worth a visit if you're in the area.

Very beautiful little medieval town. Probably some of the oldest ruins I have ever seen. Very interesting and great spot for views of the country side.

With the suggestive atmosphere of the medieval village, the re-enactment of various snippets of life in that period, you are carried back in time. Interesting visit!

Picturesque hamlet in the heart of Irpinia

Marvellous

Un piccolo Borgo di origine medievale, capace di accogliere turisti provenienti anche da lontano.
Ricco di storia, è un luogo dove trascorrere serate estive e/o invernali in osterie e ristoranti a conduzione familiare, dov'è possibile mangiare piatti della tradizione Avellinese!
Dista circa un'ora e trenta da Napoli, ma consiglio di visitarla.

Nel piccolo borgo di Ricca San Felice, in Irpinia, il castello domina l'abitato restaurato e riportato all'antico splendore dopo il sisma del 1980. Al centro della piazza del paese un tiglio secolare accoglie i visitatori

Borgo medievale,molto caratteristico.. si torna indietro nel tempo..consiglio di visitare..

Il comune di Rocca San Felice sorge nell'area dell'Alta Irpinia. È un borgo di 843 abitanti, situato a 750 metri sul livello del mare e a 52 km da Avellino. Il territorio si estende per 14,41 km² e i comuni confinanti sono: Frigento, Guardia Lombardi, Sant'Angelo dei Lombardi, Sturno e Villamaina.
L'etimologia del nome potrebbe provenire dalla conformazione del luogo stesso, da cui "rocca" intesa come altura o cittadella, mentre la specifica "San Felice" riflette il culto per il Santo Patrono. Gli abitanti sono detti rocchesi e San Felice è il loro patrono.

Purtroppo, in questa occasione non è stato possibile salire fino al castello, a causa di un incendio. Ma è un luogo magico che ho visitato più volte. Andare a Rocca significa ritornare indietro nel tempo, nella serenità e nella suggestione dei luoghi; in un tempo lento, rigenerante, quasi

taumaturgico. Insomma, è un'esperienza che consiglio vivamente.

Castello liberamente visitabile. Luogo ricco di storia. Purtroppo la torre, in origine di quattro piani, è crollata e si può salire fino all'equivalente del primo piano. Durante la festa del paese il castello si anima e ospita diverse manifestazioni. Carino il panorama

Castello a capo di un borgo medievale bellissimo. Da visitare tutto a piedi godendosi la veduta della Valle d'Ansanto

Piccolo Borgo Medievale che sembra portarti indietro nel tempo... Arroccate in cima, le rovine del castello... Molto affascinanti che regalano degli scorci sul panorama circostante stupendi... Data la posizione dominante dall'altro si gode di una vista a 360° dei paesaggi Irpini... Consigliata almeno una volta la visita a questi luoghi...

Bellissimo posto, senz'altro da visitare. Da qui si gode di un bel panorama ed inoltre il centro storico è molto caratteristico

Suggestivo borgo con un enorme e storico tiglio a darvi il benvenuto appena si arriva nella piazza centrale. Il panorama che si può ammirare dal belvedere del castello é spettacolare. Inoltre vi é la possibilità di visitare un museo dove sono esposti tanti reperti ritrovati durante gli scavi effettuati intorno alla torre. Da visitare soprattutto durante la settimana della festa medievale che si tiene solitamente nella seconda metà di agosto.

Paese irpino caratterizzato dalla rocca conservata e manutenuta molto bene. La festa medievale è stata magnifica

Rocca San Felice, provincia di Avellino, è un borgo di origine longobarda sorto come baluardo tra i due ducati, Benevento e Salerno. In piazza San Felice si trova l’antico portale di accesso al borgo inglobato nel Palazzo de Antonellis in cui si vedono al primo livello una serie di arcate. Nella piazza con il tiglio, l’albero della libertà, si trova una fontana che soddisfava le necessità di umani ed animali sulle quattro facce, con vasche abbeveratoio per animali e fontane per umani.

Il borgo era abitato normalmente fino al terremoto dell’80, dopo quel tragico momento molti hanno deciso di costruire la propria casa fuori dal paese e il comune ha acquisito le case rimaste vacanti inserendole in un progetto di recupero. Tra questi progetti c’è stato uno indirizzato ai giovani che ha visto la creazione di un museo con i reperti rinvenuti nel castello ed è stato costruito anche un Ristorante Museo (La ripa) con cucina tradizionale irpina rivisitata in chiave internazionale.

Nel Castello sono stati rinvenuti numerosi frammenti di vasellame, ceramica di uso comune, maiolica invetriatagettata perché inutilizzata dall’alto della fortificazione , materiale ora conservato nel museo. Il Donjon è l’elemento principale, nucleo più antico, si tratta di una torre cilindrica di XII secolo costruita su roccia. La torre è strutturata su quattro piani, al primo trova posto la cisterna per l’approvvigionamento idrico e un locale per conservare provviste e legname. Il secondo piano svolgeva funzioni di cucina per la presenza del pozzo e del forno-camino. Gli ultimi piani erano destinati a funzioni abitative. La copertura impiegata per l’avvistamento e la difesa svolgeva funzioni di impluvio ai fini dell’approvvigionamento idrico.

La prima costruzione avvenuta intorno all’850 era destinata ad un fortilizio dove abitò un capitano con il suo drappello di soldati che avevano il compito di sorvegliare il confine del principato. Il capitano era anche signore delle campagne circostanti e delle famiglie che avevano trovato rifugio sotto la rocca. Nell’XI secolo il feudo di Rocca San Felice si trasformò in castello, ma non si conosce il nome del feudatario. Dopo questo momento passò sotto il dominio dei normanni. Nel 1266 Rocca apparteneva al principato Ultra. Carlo d’Angiò restituì poi il feudo di Rocca ad Enrico di di Taurasi. Verso la fine del 1300 appartenne invece a Landolfo D’Aquino.

Nel 1535 il signore del Castello fu Annibale Caracciolo e nel 1591 risulta che lo cedette alla famiglia Reale, dopodiché passo a Giovan Francesco Capobianco che mantenne il feudo fino all’eversione della feudalità nel 1806.

I danni subiti dalla struttura nel tempo permettono la visita ad una parte del castello, la torre principale (il donjon), le torrette di avvistamento, la porta di accesso.

Da vedere nel borgo anche la Chiesa di Santa Maria Maggiorecostruita intorno all’XI secolo e purtroppo andata completamente distrutta a causa del terremoto dell’80 e ricostruita nel ’91. All’interna conserva un interessante altare decorato con stucchi che imitano le decorazioni marmoree.

Immerso in un contesto paesaggistico di assoluta bellezza. È come fare un viaggio nel tempo e rivivere ai tempi dei Longobardi. Da non perdere.

Un borgo medievale incantevole, ben tenuto, il castello con la Torre visitabile accessibile con un percorso il cui panorama toglie il fiato. Le bellezze di un Irpinia che non smette mai di stupire.